La visita a Mirano non può non partire da Piazza dei Martiri con i suoi numerosi bacari, trattorie e locali della movida che attirano sempre una grande quantità di persone in vena di fare quattro chiacchiere accompagnate da un cicchetto e un calice di vino. Una vera e propria tradizione, quella dell’aperitivo prima di cena. Appena sopra il tetto dei palazzi si scorge il campanile di Mirano, che ombreggia sul Duomo cittadino, il Duomo di S. Michele Arcangelo. Entrando si rimane affascinati dall’alto soffitto affrescato da Giovanni De Min e da una tela di Giambattista Tiepolo posta nel primo altare sulla destra rispetto all’Altare Maggiore (ingresso libero e gratuito oppure scarica l’app Nuova Tradizione per la visita virtuale da App Store o Play Store).
Una volta usciti dal Duomo, svoltando a destra ci si trova in un suggestivo viale alberato (via Belvedere) che porta all’entrata dei Parchi XXV Aprile e Belvedere. Uno dei luoghi più affascinanti di tutta l’area. Ci troviamo infatti di fronte a una serie di sentieri che si snodano all’interno del parco che ci portano presto a intravedere un lago artificiale che fa da sfondo al Castelletto e alle sottostanti grotte, capriccio architettonico di gusto eclettico a sollazzo del nobile committente Paolo Barzizza. Il Castelletto è visitabile con visite guidate da maggio ad ottobre. Info e prenotazioni http://www.comune.mirano.ve.it/sito_castelletto/
Uscendo dal Parco attraverso il cancello nord possiamo intraprendere il percorso lungo l’argine del Canale Taglio partendo dal Mulino di Sopra. Seguendo l’argine sinuoso, una volta lasciato alla nostra destra un ponte pedonale, scendiamo in via Scortegaretta. In appena un chilometro ci troviamo di fronte a Villa Tiepolo, sito di rara eccezionalità: casa di campagna di proprietà dei celebri pittori in cui Giandomenico Tiepolo dal 1759 e fino al 1797, realizzò una serie di opere ad affresco in assoluta libertà d’ispirazione in quanto non richieste da alcun committente. Queste e altre opere sono oggi conservate al Museo Ca’ Rezzonico del ‘700 veneziano. La Villa è attualmente di proprietà privata e non è visitabile. È possibile visionare le opere originariamente poste in essa acquistando i biglietti del Museo Ca’ Rezzonico o visitarlo virtualmente qui.
Proseguendo verso ovest troviamo Villa Bianchini, complesso di origine seicentesca, poi rimaneggiato, in cui è conservato l’affresco attribuito a Giandomenico Tiepolo “Il Merito, la Nobiltà e la Virtù”. Esso costituisce probabilmente solo una parte di un progetto più vasto databile all’ultimo decennio del ‘700. La villa non è al momento accessibile, tuttavia è possibile effettuare una visita virtuale con audioguida scaricando l’App Nuova Tradizione da App Store o Play Store.
Ci troviamo ora a Zianigo dove non possiamo non visitare la Chiesa Arcipretale dedicata alla Natività della Beata Vergine, al cui interno, sulla parte sinistra del transetto, è collocata la pala d’altare raffigurante S. Francesco di Paola e altri santi, opera dipinta nel 1778 da Giandomenico Tiepolo che, nell’anno successivo, decorò il soffitto con un affresco raffigurante la natività di Maria racchiuso entro una cornice a stucco.
Il campanile adiacente era in origine una torre medievale che serviva come punto di osservazione militare e faceva parte del preesistente castello carrarese demolito nel XV secolo. Osservando con attenzione sotto gli archetti pensili sono ancora presenti stemmi trecenteschi di nobili capitani.
L’itinerario tematico sulle tracce dei Tiepolo ora prosegue verso l’imponente Villa Pisani a Stra, riconosciuta come la “regina delle ville venete”, Villa Pisani custodisce nel soffitto della maestosa Sala da Ballo il capolavoro ad affresco di Giambattista Tiepolo “Apoteosi della famiglia Pisani” realizzato tra il 1761 ed il 1762. Info e orari visite: www.villapisani.beniculturali.it