LA CIVILTA’ DELLE ACQUE E DELLE VILLE
A partire dal XIV secolo e fino al 1797, la terraferma veneziana, e quindi la Terra dei Tiepolo, godette di un periodo di stabilità politica ed amministrativa, e di conseguenza di pace e sviluppo. Le necessità alimentari e commerciali di Venezia incentivarono lo sfruttamento delle campagne; la grande domanda di grano, e conseguentemente di farina, diede una forte spinta allo sviluppo di un’economia molitoria che trovò nel placido e costante corso dei fiumi di risorgiva la forza motrice ideale per l’insediamento di mulini a pala.
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Oggi per lo più abbandonati o adibiti a privata abitazione, raramente a esercizio commerciale, resistono accanto
ai corsi d’acqua principali e in appartati angoli di campagna veneta vere e proprie testimonianze di archeologia industriale del XV/XVI secolo: lungo il fiume Dese, Mulino Cagnin “in località Tarù”, Mulino dei Todori-Pamio, Mulino Michieletto, Mulino Bonotto, Mulino Pavanetto a Scorzè, Mulino di Sopra a Martellago; lungo il Marzenego Mulino al Corso di Noale, Mulino Scabello a Robegano, Mulino Benvegnù a Maerne; lungo il Muson Vecchio, l’imponente complesso dei Mulini di Mazzacavallo (S. Maria di Sala), e i Mulini di Sopra e di Sotto a Mirano.
- Mulino Michieletto (c) http://www.comune.scorze.ve.it/
- Mulino Pavanetto (c) http://www.comune.scorze.ve.it/
- mulino dei Todori-Pamio (c) http:// pizzolato1.wix.com
- mulino Cagnin (c) http:// pizzolato1.wix.com
- Mulino Bonotto (c) http://www.comune.scorze.ve.it/
- mulino Scabello (c) http://pizzolato1.wix.com/
- mulini di Sopra e di Sotto (c) http://www.panoramio.com/
- Mulino Mazzacavallo (c) http://www.passeggiandoinbicicletta.it/
- mulino Benvegnù (c) http://www.apassitardielenti.it/
L’attenzione che l’aristocrazia veneziana riservò all’immediata terraferma non si limitò ad una mera gestione economica ed amministrativa del territorio: dopo la scoperta dell’America e la conseguente creazione di nuove rotte commerciali, si consolidò la pratica di investire in fondi e nell’edificazione di quelle splendide dimore di campagna che diedero vita al fenomeno delle ville venete (sec. XVI e XVII, principalmente). Ancora una volta, non si trattò di lasciare segni caduchi sul territorio, ma di dare un nuovo e più aristocratico volto al mondo della campagna, e conseguentemente nuove possibilità commerciali ed artigianali alle comunità di terraferma, coinvolte così nel meccanismo economicamente virtuoso creato grazie all’edificazione di numerose grandi opere.